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Rosato che passione

Bianco o rosso? Per noi è Rosa!

 

C’è chi – ha sempre pensato che il rosato nascesse dalla miscela tra bianco e rosso – e chi mente!

Ma… sapete realmente come viene fatto il vino rosato?

(Rispondete di “no” sennò tutta sta fatica per niente 😅)

Ci pensiamo noi a raccontarvelo…

via GIPHY

Spoiler: il vino rosato nasce da uve a bacca rossa o nera.

… che vengono vinificate lasciando le vinacce in macerazione per un tempo che può variare in base al rosa che il produttore vuole ottenere. 

Le bucce – in questo modo – rilasciano i loro pigmenti al mosto e, se questo procedimento viene affrontato per qualche ora allora il colore sarà molto tenue, se invece si abbonda (circa 1 giorno o 1 giorno e mezzo) allora il colore sarà più carico.

 

Ma quali sono queste 50 sfumature di rosa?

Rosa Ramato: ricorda il colore della buccia della cipolla. Color dorato che può variare di intensità da un dorato leggero e tenue ad uno molto intenso.

Rosa Tenue: è una caratteristica centrale dei vini che vengono prodotti da vigneti meno pigmentati. Qui la vinificazione avviene per poche ore!

Rosa Cerasuolo: prende il suo nome dalla “cerasa” (ciliegia) perché ricorda il colore della sua polpa. 

Rosa Chiaretto: si tratta di macerazioni moooolto lunghe (circa 12-24 ore) ed è un colore che inizia ad avvicinarsi – come intensità – ad un rosso rubino.

 

Ma andiamo al succo… 🍇

Restiamo in tema rosa – perché siamo sempre sul pezzo – ma come le spose… ci facciamo attendere! 

Pochissimo tempo fa Tenute San Leonardo, in occasione di un bellissimo evento che ci ha visti partecipi in prima linea, ha presentato Gemma… ne vogliamo parlare?

È un rosato prodotto da vitigno 100% Lagrein che prende il nome da Gemma de’ Gresti (eroina di guerra – pensate che durante la Grande guerra si occupava di rintracciare i soldati prigionieri, metterli in contatto con le loro famiglie e farli tornare in Italia). 

Non poteva che meritarsi un vino in suo nome 🌷

Questo rosato si sposa bene con gli altri vini della Tenuta e ricordatevi che non è solo da degustare in una calda giornata estiva… vi consigliamo infatti di tenerne sempre una bottiglia a portata di mano nella cantinetta di casa o direttamente nel frigo… non sia mai ce ne fosse bisogno! 

Eravamo talmente carichi che ci ricordiamo solo che era elegante, fresco e armonioso (il resto lo lasciamo scoprire a voi) perfetto per una cena romantica, ma anche per un pranzo-abbuffata post “bocce” sulla spiaggia!

 

Del rosato se ne parla solo in estate ma meriterebbe una parola durante tutti i mesi dell’anno. 

Una cosa è certa: l’Italia lo ama… viene prodotto da Nord a Sud, dall’Alto Adige alla Campania – un motivo ci sarà!

Alcune #PwnkTips 

 

  • Non confondere Rosé con Rosato, non sono la stessa cosa. 

Il nome “Rosé” viene utilizzato solo per la categoria spumanti!

  • È d’obbligo gustarlo rigorosamente fresco ❄️
  • Tre abbinamenti pazzerelli con cui accompagnarlo: 

– Tartare di gamberi e burrata
– Garganelli con salmone scottato e crema di pomodorini confit
– Tonno in crosta con insalata di verdure crude marinate 

  • Sfatiamo il mito: il rosato non viene bevuto solo da donne…ne abbiamo le prove! 
  • È ottimo da mischiare ai Cocktail… ma non ditelo a nessuno 🤫